Mercoledi delle Ceneri

Quaresima

Parrocchia, 19/2/2012
Mercoledì delle ceneri : inizio del tempo di quaresima
Come una madre educa i figli a discernere il bene dal male e a dare una dimensione spirituale all’esistenza senza astrarla dalla realtà storica in cui essa si svolge, così la Chiesa , per mezzo della liturgia, educa i suoi figli, il popolo di Dio, a vivere il mistero della salvezza nella vita di tutti i giorni. Per vivere con lo sguardo volto al Cielo credendo alla reale presenza di Dio in mezzo agli uomini, oltre alla celebrazione Eucaristica e ai Sacramenti, la Chiesa propone i “tempi forti” dell’Avvento (appena trascorso) e della Quaresima, come strumenti di pratica di vita.
La Quaresima è, dunque, un invito a credere al Vangelo, attorno al quale costruire un progetto personale di vita. Dobbiamo porre la fiducia in Dio confidando e sperando nella sua Parola e nelle sue promesse, come fece Abramo: Egli ebbe fede sperando contro ogni speranza e così divenne padre di molti popoli (Rm 4,18).
Occorre, pertanto, avere coscienza del peccato nella propria esistenza e decidersi a seguire Dio cambiando vita (…) Questa tristezza vi ha portato a pentirvi (…) perché la tristezza secondo Dio produce un pentimento irrevocabile che porta alla salvezza mentre la tristezza del mondo produce la morte. (2Cor7,9-10).
La conversione è la condizione per entrare nel regno dei cieli:
(...) No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. (Lc13’5)
Noi fungiamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. ( 2 Cor 5,20).
La Chiesa consegna le armi per affrontare il buon combattimento: la preghiera, il digiuno, l’elemosina.
La preghiera crea il silenzio necessario per il colloquio con Dio per comprendere ciò che è opportuno cambiare per piacergli.
Il digiuno non solo del corpo ma soprattutto del cuore è l’espressione di conversione autentica che porta a vivere con carità.
L’amore è frutto del digiuno e della presenza dello Spirito Santo.
Il Mercoledì delle ceneri segna l’inizio di questo tempo di preparazione alla Pasqua. Trae origine dalla pratica penitenziale. Con questo rito pubblico i penitenti iniziavano il cammino di espiazione in attesa dell’assoluzione che veniva data la mattina del giovedì santo. In seguito l’imposizione delle ceneri venne estesa a tutti i fedeli. Il rito sostituisce la preghiera penitenziale della messa, anche se celebrato dopo l’omelia. Ha un duplice significato:
E’ segno della fragilità della condizione umana:
Gli uomini sono tutti terra e cenere (Sir 17,27). Una volta spentasi (la vita), il corpo diventa cenere e lo spirito si dissolve come aria leggera. (Sap2,3).
E’ segno esteriore di pentimento:
I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto,si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. (Gio 3,5-9)
Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli che abitavano in Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio e cosparsero il capo di cenere e vestiti di sacco alzarono le mani al Signore. (Gdt 4,11)
Anche la regina Ester cercò rifugio presso il Signore (…) si tolse le vesti di lusso e indossò gli abiti di miseria e di lutto; (...) si riempì la testa di ceneri e di immondizie. ( Est 4,17).
L’antica formula con cui la liturgia accompagnava il gesto dell’imposizione delle ceneri usava le parole “Ricordati che sei polvere e polvere ritornerai” . Oggi è stata aggiunta anche “Convertitevi e credete al vangelo” per sottolineare il valore positivo del cammino quaresimale.
                                                                                                          R. M.