Anno della Fede: Vivere la Fede

Parrocchia, 30/11/2012

VIVERE L’ANNO DELLA FEDE


Il Papa dice, nell’indire l’anno della Fede: “Desideriamo che quest’anno susciti in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza…..auspichiamo che la testimonianza di vita dei credenti cresca nella sua credibilità. Riscoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissuta e pregata, e riflettere sullo stesso atto con cui si crede, è un impegno che ogni credente deve fare proprio, soprattutto in quest’anno”. Quattro sono, quindi, i momenti fondamentali della fede: la fede va confessata, va celebrata, va vissuta, va pregata. Dobbiamo tener presente che la Fede ha bisogno di essere ripensata e vissuta con sempre maggior convinzione, coraggio ed entusiasmo perché a quanti incontriamo sia offerta una parola di speranza e uno sguardo d’amore. La Fede consiste nel lasciarsi interpellare ancora e per tante volta da Gesù: “Voi, chi dite che io sia? Dalla risposta “Tu sei il Cristo” è nata la fede cristiana.” Nonostante le varie manifestazioni di Dio, la più importante delle quali è stata la presenza di Cristo in mezzo a noi, si continua farsi la domanda: “L’uomo ha bisogno di Dio, oppure le cose vanno abbastanza bene anche senza di Lui”? La risposta del credente è questa: “La fede non è un optional, perché l’uomo è stato creato per la relazione con Dio e ha bisogno di Lui”. Nonostante questa certezza l’uomo-credente cerca sempre una risposta alle domande eterne con tutta la sua intelligenza, con tutto il suo cuore, con tutte le sue forze, con tutta la sua libertà: Chi sono? Da dove vengo? Cosa c’è dopo la morte?.....infatti l’uomo è l’unica creatura capace di Dio: “Il desiderio di Dio è inscritto nel cuore dell’uomo….” L’uomo è fatto per andare oltre l’umano, per trovare in Dio il significato del suo essere uomo. L’uomo cerca Dio con tutte le sue forze, con il pensiero, con la filosofia, con la scienza, con la poesia. Ma l’uomo da solo non riesce a raggiungere Dio. Solo attraverso la rivelazione l’uomo ha potuto conoscere Dio, questo ci dice la fede. Dio ha rivelato il suo volto, è venuto ad abitare in mezzo a noi, perché lo potessimo conoscere e amare. “Piacque a Dio rivelare se stesso” (DV) Dio desidera farsi conoscere e farsi amare e Gesù Cristo è la vera rivelazione di Dio e non ve n’è altra che manifesti il suo volto. L’anno della fede, indetto dal Papa Benedetto XVI, diventa un invito a riscoprire ed annunciare nuovamente la semplicità della fede e ill contenuto della fede è molto semplice: io credo in Dio. Possiamo credere in Lui perché esiste Colui che Egli ha mandato e la fede è partecipazione allo sguardo di Gesù, dice infatti il Catechismo: Egli “è il solo a conoscerlo e poterlo rivelare”. Nel Credo, che preghiamo nelle festività durante la S. Messa e che il Papa invita ad imparare a memoria, abbiamo tutta la semplicità della fede: “Gesù è il Signore” ed è da Gesù che nasce tutta la fede della Chiesa e da Lui scopre che Dio è amore trinitario e che ha inviato il Figlio per donare la salvezza e la vita.

Dal Sussidio Pastorale. “Vivere l’Anno della Fede”