Anno Giubilare

La Misericordia

Parrocchia, 27/10/2015

 Anno Giubilare

La misericordia di Dio «non è un’idea  astratta, ma una realtà concreta» con cui «rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fin dal profondo delle viscere per il proprio figlio.  È veramente il caso di dire che è un amore “viscerale”». La misericordia è «l'architrave» che sorregge la Chiesa: va riscoperta e vissuta, perché «non è l’osservanza della legge che salva, ma la fede in Gesù Cristo». Lo scrive Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo straordinario, intitolata «Misericordiae vultus». Il documento contiene appelli ai criminali e ai corrotti perché si convertano e annuncia la novità di un Anno Santo che avrà per motto «Misericordiosi come il Padre» e sarà diffuso in ogni Chiesa: tutte le diocesi del mondo apriranno una porta santa, una «porta della misericordia» per i pellegrini. «Ho indetto un Giubileo straordinario della Misericordia - scrive Papa Bergoglio - come tempo favorevole per la Chiesa, perché renda più forte ed efficace la testimonianza dei credenti». Francesco ricorda che l'8 dicembre, festa dell'Immacolata, aprirà la Porta Santa, che «sarà in questa occasione una Porta della Misericordia, dove chiunque entrerà potrà sperimentare l’amore di Dio che consola, che perdona e dona speranza». La grande novità è che ci sarà una Porta Santa in ogni diocesi. La domenica successiva, scrive il Papa, si aprirà la Porta Santa nella basilica di San Giovanni in Laterano e quindi nelle altre Basiliche Papali e «Nella stessa domenica stabilisco che in ogni Chiesa particolare, nella cattedrale che è la Chiesa madre per tutti i fedeli, oppure nella concattedrale o in una chiesa di speciale significato, si apra per tutto l’Anno Santo una uguale Porta della Misericordia». A scelta del vescovo, «essa potrà essere aperta anche nei santuari, mete di tanti pellegrini, che in questi luoghi sacri spesso sono toccati nel cuore dalla grazia e trovano la via della conversione». Ogni Chiesa locale quindi, sarà direttamente coinvolta: «Il Giubileo, pertanto, sarà celebrato a Roma così come nelle Chiese particolari quale segno visibile della comunione di tutta la Chiesa». Nella nostra Diocesi di Porto Santa Rufina  la Porta Santa sarà aperta nella Cattedrale de La Storta e nel Santuario Diocesano della Madonna di Ceri. Papa Francesco ricorda quindi che l'Anno Santo inizierà nel cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. «La Chiesa sente il bisogno di mantenere vivo quell’evento. Per lei iniziava un nuovo percorso della sua storia». I padri conciliari «avevano percepito forte» l’esigenza «di parlare di Dio agli uomini del loro tempo in un modo più comprensibile. Abbattute le muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata, era giunto il tempo di annunciare il Vangelo in modo nuovo». Il Giubileo si chiuderà il giorno di Cristo Re, il 20 novembre 2016. «Come desidero - scrive il Papa - che gli anni a venire siano intrisi di misericordia per andare incontro a ogni persona portando la bontà e la tenerezza di Dio!». La misericordia di Dio «non è un’idea astratta, ma una realtà concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fino dal profondo delle viscere per il proprio figlio. È veramente il caso di dire che è un amore “viscerale”. Proviene dall’intimo come un sentimento profondo, naturale, fatto di tenerezza e di compassione, di indulgenza e di perdono». Francesco ricorda quindi quanto Gesù abbia compiuto gesti e segni «soprattutto nei confronti dei peccatori, delle persone povere, escluse, malate e sofferenti, all’insegna della misericordia». E la misericordia, secondo quanto insegnato da Gesù, «diventa il criterio per capire chi sono i suoi veri figli. Insomma, siamo chiamati a vivere di misericordia, perché a noi per primi è stata usata misericordia. Il perdono delle offese diventa l’espressione più evidente dell’amore misericordioso e per noi cristiani è un imperativo da cui non possiamo prescindere». Auguro a tutti un Buon Giubileo all’insegna dell’amore e della misericordia.

                                                                                              P. Leonardo