Messaggio del Papa per la Quaresima

Quaresima 2016

Parrocchia, 15/2/2016

 Il Messaggio del Papa per la Quaresima 2016

 

Il Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2016 ha come titolo:"Misericordia io voglio e non sacrifici" (Mt 9,13).  Le opere di misericordia nel cammino giubilare. 

Il  testo del Papa è dedicato alle opere di misericordia ed invita ad "uscire dalla propria alienazione spirituale" e, attraverso le opere di misericordia corporali e spirituali, comprendere di essere tutti, perfino i superbi, i potenti e i ricchi di cui parla il Magnificat, "immeritatamente amati dal Crocifisso, morto e risorto anche per loro". Il Messaggio del Santo Padre  offre a tutti i cristiani alcuni spunti utili per vivere nel migliore dei modi questo tempo forte della Quaresima in preparazione alla Pasqua. Il titolo del messaggio prende le mosse dall’evangelista Matteo (9,13). Nel contesto della vocazione dell’apostolo, di fronte alla critica dei farisei per il fatto che Gesù stesse a tavola con pubblicani e peccatori, il Maestro risponde dicendo: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati. Andate e imparate che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrificio. Io non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori». Da qui il titolo del messaggio “Misericordia io voglio e non sacrificio. Le opere di misericordia nel cammino giubilare”. Il messaggio ci porta a fare tre considerazioni:

a. la riflessione sulla misericordia alla luce della Parola di Dio che ci aiuta a recuperare  i veri significati di questo termine che il Papa stesso ha definito “l’architrave” della vita trinitaria e della chiesa stessa.

 b. l’insistenza sulle opere di misericordia che sono le vie, per i cristiani, per tradurre in gesti concreti la misericordia. Questo principio viene ripreso e ulteriormente rimarcato. Infatti, mentre, durante la Quaresima, fissiamo lo sguardo su Cristo crocifisso e riviviamo nella liturgia tutto ciò che Egli ha sofferto per amore nostro, non possiamo certo pensare che quel Volto, per quanto unico, abbia smesso di rendersi presente nella storia attraverso il volto sofferente dei nostri fratelli.

c. il rapporto tra la Quaresima e il cammino giubilare infatti il tempo forte del giubileo si intreccia con il tempo quaresimale costituendo una ricchezza straordinaria per la conversione e per la crescita spirituale di ogni cristiano e di tutta la chiesa.

Sul finire del messaggio il Santo Padre evoca la parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro per richiamare l’attenzione su certe chiusure a Cristo a causa della ricchezza materiale e degli “idoli del sapere, del potere e del possedere”.

Ed è interessante l’invito conclusivo del messaggio: “Non perdiamo questo tempo di Quaresima favorevole alla conversione!” E’ un tempo da valorizzare, un tempo per crescere nell’ascolto della Parola, un tempo di esercizio costante per aprire occhi e cuore ai poveri. Il canto del Magnificat della Vergine Madre di misericordia, inserito nel testo quasi come una cornice – all’inizio e alla fine – aiuta tutti a rivedere la storia con gli occhi di Dio che “rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili”.