II Domenica di Pasqua

Divina Misericordia

Parrocchia, 18/4/2020

Tommaso patrono dei credenti

Il Signore è risorto. La tomba è stata trovata vuota e tutto, ora, è diverso.

I discepoli non sanno che cosa pensare:alternano momenti di entusiasmo a dubbi e fatica e faticano a focalizzare ciò che è successo. Chiusi, ancora, nella stanza alta dove hanno celebrato la cena.

È davvero risorto.  Ma allora? Chi è davvero il Nazareno?

Le donne hanno parlato di una visione di angeli. Ma sono solo donne, emotivamente instabili. Anche i discepoli di Emmaus hanno parlato di uno strano incontro, stanno ancora parlando quando Gesù appare. Tommaso è assente. Al rientro non crede a ciò che gli altri apostoli riferiscono

Tommaso non crede più > ciò a cui si è appoggiato è miseramente crollato. Il suo entusiasmo si è spento: tutto sembra perduto, il Regno un'illusione, il Rabbì un buono travolto dalla malvagità del potere religioso.

Tommaso non ha più certezze > perché la croce le ha travolte. Come succede anche a noi. Significa che proprio quelle certezze dovevano crollare perché fragili. Ancora non lo sa, Tommaso, ma la sua fede è pronta a rinascere, ad appoggiarsi alla predicazione del Rabbì e non più alle false prospettive che l'apostolo aveva elaborato. Se crolla la fede significa che poggiava su basi fragili e inconsistenti. E siamo finalmente pronti per la Fede.

Fede

Credere nel Risorto è questione di fede, ovvio.

Ed è la fede la protagonista della seconda domenica di Pasqua, ogni anno, con un attore d'eccezione: Tommaso apostolo >  credente, non l'incredulo.

Riflettiamo su cosa significa "credere": nella lingua italiana, credere equivale anche a dubitare: es. credo che domani farà bel tempo….mentre nella lingua della Bibbia, invece, credere è avere: un punto d'appoggio sicuro e una certezza assoluta  

Credere significa quindi è appoggiarsi a qualcosa di saldo fidarsi di qualcuno che è affidabile.

Fiducia

Ma fede significa anche fidarsi. E Tommaso non si fida più dei suoi compagni, della Chiesa. Sono loro a dirgli che Gesù è vivo. Ma come dar loro fiducia dopo aver dimostrato di essere dei pavidi? Degli incoerenti come anch'egli, Tommaso, lo è stato?

Ha ragione, Tommaso > Come possiamo credere al vangelo se la Chiesa che lo proclama troppe volte non lo vive? Ma non se ne va Tommaso. Non si sente offeso se il messaggio della resurrezione è affidato alle nostre fragilissime mani. Non capisce ma resta, senza fondare una chiesa alternativa, senza sentirsi migliore, senza andarsene. E fa bene a restare. Otto giorni dopo il Maestro torna, apposta per lui.

Chiodi

Eccolo, il Risorto. Leggero, splendido, sereno. Sorride, emana una forza travolgente. Gli altri lo riconoscono e vibrano. Tommaso, ancora ferito, lo guarda senza capacitarsi. Viene verso di lui ora, il Signore, gli mostra le palme delle mani, trafitte.  «Tommaso, so che hai molto sofferto. Anch'io ho molto sofferto: guarda qui» E Tommaso cede. La rabbia, il dolore, la paura, lo smarrimento si sciolgono come neve al sole. Si butta in ginocchio ora e bacia quelle ferite e piange e ride.

«Mio Signore! Mio Dio!».

San Tommaso

San Tommaso, patrono di tutti gli entusiasti: perché aiuta quelli che hanno sperimentato sulla propria pelle il fallimento della propria vita e dona loro di non lasciarsi travolgere dalla rabbia e dal dolore, ma di sapere che il Maestro ama la loro generosità, come ha amato la sua.

San Tommaso, patrono di tutti gli scandalizzati dall'incoerenza della Chiesa: perché  aiuta chi è stato ferito a non fermarsi davanti alla fragilità dei credenti, ma di fissare lo sguardo sullo splendore del risorto che essi indegnamente professano.

San Tommaso, patrono dei tenaci, perché aiuta a non sentirci migliori e a non scoraggiarci quando, vediamo che i nostri fratelli nella fede si sono allontanati.

San Tommaso, patrono dei discepoli, perché è il primo, tra i Dodici, ad avere professato la divinità di Cristo.

Prima lettura

Ci presenta una comunità viva vincolata dall’amore di Cristo e che alimenta la sua fede con l’ascolto della Parola, con la preghiera, con la frazione del Pane e con l’amore fraterno. L’adesione al Vangelo trasfigura la vita pratica e trasforma l’esistenza della comunità, mentre la frazione del Pane cementa l’unità.

Seconda lettura

La rigenerazione del cristiano avviene nel battesimo e la speranza escatologica del cristiano è fondata sulla comunione di vita con il Cristo, che è ancora parziale e oscura. La sofferenza e la gioia sono i due elementi che caratterizzano la vita cristiana. Il Cristo risorto è il fondamento della nostra speranza e la sorgente della nostra gioia.