Una Pasquetta diversa...

I giovani della Parrocchia all'incontro con Papa Francesco

Parrocchia, 9/5/2022

Penseresti mai di trascorrere una giornata in compagnia di migliaia di altri giovani che condividono con te la fede? È quello che siamo stati invitati a fare noi giovani della parrocchia a Pasquetta. 

Dopo aver preso il treno e la metro, siamo arrivati al giardino della basilica di santi Giovanni e Paolo al Celio. Qui la nostra avventura è iniziata! Ci siamo riuniti con altri 300 giovani della nostra diocesi, grazie a giochi canti e balli abbiamo potuto conoscere nuove realtà e persone. Più tardi abbiamo pranzato e ci siamo incamminati tutti insieme, come pellegrini, cantando con un’energia unica e parlando in amicizia. Poi un'ora dopo abbiamo raggiunto piazza San Pietro, il cuore della nostra giornata.

Dopo due anni di pandemia nei quali la piazza come ha detto il Papa "ha sofferto, era rimasta a digiuno, finalmente ora si è riempita di noi", 80000 ragazzi da tutta Italia. Ci siamo fatti largo tra la folla per trovare un posto dove sederci in mezzo a tutta quella gente. È stato commovente vedere quante persone come noi della nostra età siano disposte a rinunciare ad una pasquetta in famiglia per incontrare Dio.
Prima di ascoltare le parole del Papa siamo stati intrattenuti da giovani cantanti come Blanco e Matteo Romano presentati da personaggi famosi come Gabriele Vagnato e Giovanni Scifoni. Quando è arrivato, Papa Francesco ci ha salutato calorosamente passando tra la moltitudine di persone e venendo acclamato da tutti.

Il nostro momento di preghiera è iniziato con delle condivisioni di 4 ragazzi e dei loro "momenti bui" nella vita da cui si sono risollevati grazie alla fede, scoperta o ritrovata per merito di amici, familiari e realtà come gli oratori parrocchiali; la nostra preghiera è stata accompagnata da vari canti, abbiamo recitato alcuni salmi e successivamente abbiamo ascoltato un passo del vangelo di Giovanni ripreso dal Santo padre nella sua omelia dedicata completamente a noi ragazzi.

Il Papa ci ha esortato a non perdere il fiuto della realtà proprio come Giovanni nel vangelo, lui, il più giovane degli apostoli ha subito riconosciuto il Signore. Questo fiuto della realtà è un dono grande, che da adulti si tende a perdere, noi giovani dobbiamo trasmettere la nostra forza, la nostra luce. Papa Francesco ci augura di avere il fiuto come Giovanni, e non solo, anche il coraggio di Pietro, perché non dobbiamo avere paura della vita, la vita è fatta per essere condivisa, donata agli altri, non per essere chiusa in sé stessa. Anche se il buio ci mette paura, dobbiamo avere coraggio, parlare delle nostre paure, vanno illuminate, messe alla luce, così dal buio scoppia la verità e la luce della Pasqua, anche nei momenti più difficili, come per esempio, oltre la pandemia la guerra tremenda che l’Europa sta vivendo. 

Quante volte in questi anni ci siamo sentiti soli, davanti alle nostre fragilità, ma non è così, dobbiamo trovare qualcuno che ci stia accanto.
Quest’esperienza indimenticabile, è stata anche di grande aiuto nella fede di tutti noi, è bello poter vedere che non siamo soli, Dio ci accompagna sempre, è in mezzo a noi, anche in un mondo dove sempre più giovani sono lontani dalla fede o non l’hanno mai incontrata. Una giornata così, ci trasmette una luce e una forza diversa, una spinta in più a testimoniare nella vita di tutti i giorni la bellezza di essere cristiani. Ci auguriamo di incontrare il Signore in altri momenti, come in quella piazza, in tutti quei ragazzi. E per questo possiamo vivere e andare in pace, felici e con gioia.

Gaia e Matteo