Storia

L'origine della congregazione si deve al venerabile Sac. Giuseppe Frassinetti che il 16 novembre 1861 istituiva, nella sua parrocchia di Santa Sabina in Genova, la Pia Unione dei Figli di Santa Maria Immacolata i cui membri, pur vivendo nel secolo, avevano una particolare regola di vita cristiana.

Nel 14 gennaio 1866 tre giovani insieme al priore, diedero inizio alla Casa in Comune in un appartamento della Canonica di Santa Sabina. Il 30 maggio dello stesso anno entrava il primo alunno della "Pia Casa per l'avviamento dei giovinetti poveri allo stato ecclesiastico", Nicolò Ferretti, a lui seguirono molti altri. Morto il 2 gennaio del1868 il Frassinetti, il sacerdote Antonio Piccardo, con il beneplacito dell'Arcivescovo di Genova, assunse la direzione della Pia Casa che gia contava di nove alunni.

Nel frattempo questa allargava la sua Azione apostolica con l'apertura dei collegi di San Giuseppe in Genova Prà e Sacra Famiglia a Genova Rivarolo. La svolta decisiva per la Pia unione si verificò nel 1902 quando padre Antonio Piccardo fu inviato dal cardinale Respighi vicario di Leone XIII, a fondare a Roma un Istituto Ecclesiastico per ospitare i Chierici che Venivano a Roma per perfezionare i loro studi presso le università pontificie.

L'inaugurazione ufficiale dell'Istituto Ecclesiastico Maria Immacolata ebbe luogo l'11 dicembre 1902. Nello stesso edificio di via del Mascherone 55 stabilì la sua sede la Congregazione diocesana romana dei FSMI, eretta con decreto dal Cardinale Vicario l'8 dicembre 1903 San Pio X, in data 21 maggio 1904, riconosceva la congregazione quale istituto di diritto pontificio, con lo scopo promuovere e coltivare le vocazioni sacerdotali e di assistere , istruire ed educare la gioventù.

La Congregazione ebbe la sua definitiva approvazione il 4 giugno 1910 e le sue Costituzioni furono approvate definitivamente il 17 giugno 1931.